IVAN SEGRETO

resta il fatto che non è musica trash. La musica trash in italia la fa Loredana Lecciso e le sue simili. Non di certo Dolcenera o Anna Oxa!

tesoro prova a capire i veri significati dei testi..e poi ne riparliamo!evidentemente non hai colto il messaggio..

canzoni come "l'amore (il mostro), "com'è straordinaria la vita"..DA PELLE D'OCA!

uffaaaaaaaaaaa
non ho detto che fanno schifo o che non possono fare emozionare...
ho detto solo che NON FANNO MUSICA D'AUTORE!!!
MA E' COSI' DIFFICILE DA CAPIRE!!!
ECCHEPPALLE!!!

guarda che dolcenera l'ho vista 5 volte dal vivo... e non ho mai detto che fa schifo!!!
cercate di capire il significato delle mie parole prima di sentenziare!!!!!!!!!!

musica d'autore è diverso da "musica di qualità".

non ci vedo tanta differenza sinceramente...
musica d'autore, per com'è usato il termine, è sinonimo di musica di qualità...

oh mamma... basta che mi sembro un professorino e non lo sono mai stato...!!!

ok dai stop!!...

stop! dimentica...

Trovo che sia originale
Mi piace il suo timbro di voce...

ma conosco poco

Lasciatemi dire solo che la definizione "musica d'autore" secondo me non significa molto...
è un termine che in passato usavano alcuni intellettuali per far passare che se la musica la scriveva Guccini andava bene... se la scriveva... che ne so ... marcella bella... no
Ma esiste una musica che non ha un autore?

anche "musica di qualità" è un termine discutibile.... perchè ogni pezzo può essere "di qualità" nel suo genere... e non esistono a priori generi NOBILI e generi PLEBEI...

per esempio i musicisti che suonano con Elio e le storie tese sono tra i migliori che abbiamo in iatlia, a livello di qualità, e nel genere demenziale (che può piacere o non piacere) fanno musica di altissima qualità...

lasciate perdere le discussioni se è meglio dolcenera o è meglio segreto...
sono due autori che hanno personalità molto diversa, modo di scrivere diverso...

soffermatevi invece a raccontarci cosa vi ha toccato della loro musica...

vi faccio un esempio...
a me dolcenera non è mai piaciuta...

poi il Capo... invece di parlarmi delle sue doti o della sua arte.. o della sua qualità...
MI HA FATTO SENTIRE UNA CANZONE..
SOLAMENTE SENTIRE UNA CANZONE, CHE A LUI PIACEVA MOLTO...

quella canzone mi ha toccato moltissimo

NUOVO VIDEO E NUOVO ALBUM



Sono passati quattro anni da "Ampia", poi il silenzio e il divorzio dalla major Sony. Amato dalla critica e da Radio Deejay che puntò sul primissimo singolo "Porta Vagnu", Ivan Segreto torna con "Chiaro", cd totalmente autoprodotto. Un mix di elettronica, jazz e sonorità del Nord Europa. Il cantautore di Sciacca presenterà live al Blue Note di Milano il 22 ottobre il disco e punta in alto: "Voglio presentare il cd in Francia e in Germania".



Ivan Segreto ha alle spalle tre album. Tutto è iniziato nel 2004 con "Porta vagnu" che stregò Linus e la critica grazie al sound elegante e legato alle matrici della Sicilia. Poi è statala volta di "Fidate Correnti" e del Festival di Sanremo 2006 (esperienza non esaltante contrassegnata da un'esibizione in tarda serata) e poi nel 2007 con "Ampia" che lasciava presagire altri scenari musicali. E così è stato. "Chiaro" è il figlio di "Ampia". Inizia con la gradevole "Ristoro", primo singolo, e via via si arriva a metà disco fino a "Chiaro" in cui il cantautore sembra avvisare: "Questo è quello che ero, ecco cosa sono diventato". L'album si trasforma in "strumentale" e la voce calda e avvolgente di Ivan sembra lasciar posto alle note da "Costernato" a "Lembo". Fino alla chiusa di una ninna nanna di Sciacca "A La Vo'". Un disco ambizioso e che richiede un ascolto troppo attento, che purtroppo ormai manca ai più abituati a canzoni pop di immediato impatto.

Cos'è successo in questi anni di assenza dalle scene musicali?
Sono uscito dalla Sony nel 2008. Avevo la possibilità di firmare un altro contratto per la pubblicazione di un ulteriore album ma a quel tempo mi avevano chiesto il 30% sugli incassi dei concerti. Abbiamo provato a trattare, ma non c'è stato verso. Con il mio avvocato abbiamo stipulato un patto di non concorrenza, al termine del quale ho avuto la massima libertà.

Un'esperienza che rinneghi?
Niente affatto. Con il mio ex direttore artistico Rudy Zerbi i rapporti erano cordiali e sono stato anche estremamente fortunato se la Sony ha creduto in me.

Poi cos'è successo?
Mi sono trasferito da Monza a Sciacca. Anzi a dire il vero sono tornato nella mia terra, in Sicilia. Ma non è stato solamente uno spostamento 'fisico' quanto una ritrovata energia e voglia di fare dal momento che non avevo più nessuno che si occupava di me. Ho iniziato ad occuparmi delle cose pratiche, da solo, come depositare i brani in Siae e cercare un'etichetta che credesse nel nuovo lavoro...

L'hai trovata?
Sì, la Family Affair di Danilo Durante (ha curato agli inizi della carriera Mario Biondi, ndr). Un partner importante e indipendente. Sono consapevole che 'Chiaro' non è un progetto di massa ma ho cercato di dar ampio spazio a tutte le mie inclinazioni vocali-strumentali, le curiosità legate all'elettronica con l'ottica di poter poi proporre il disco all'estero, Francia e Germania, ad esempio.

I testi di "Chiaro" rimandano alla natura, scelta voluta?
Assolutamente. Tornando in Sicilia ho potuto apprezzare la bellezza della mia terra, mozzafiato, stupenda da ammirare però mi ferisce quotidianamente l'incapacità delle persone di rispettare e apprezzare questo immenso patrimonio. C'è troppa sporcizia in giro...

Dopo "Porta Vagnu" sei tornato a incidere in siciliano e l'hai fatto con l'inedito "Binirici", come mai?
"Binirici" è nata durante la mia partecipazione a Sanremo 2006. E' un atto d'amore immenso verso la Sicilia, volevo essere coerente con la tradizione della mia terra.