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Zon@ Venerdi
icon10  view post Posted on 4/9/2005, 07:45 by: Zon@ Venerdi




La tua impronta è stata quella di una donna forte, una donna rock, ma ultimamente è uscita anche una parte di te più delicata, l’hai scoperta recentemente oppure è sempre stata dentro di te?

Ho sempre avuto una parte di me morbida e dolce, io in realtà mi considero una persona mite, sono una pacifista e mi piace anche tanto il contatto fisico, secondo me questo esprime dolcezza. Però nella musica ci si muove liberamente: si esprimono i vari stati d’animo ed io sono, anche, una persona che s’irrita e si arrabbia molto di fronte a certi aspetti della vita che non sono adeguati al mio modo di pensare e di vedere le cose, che è quello di una pacifista sensibile. Quindi quando c’è bisogno esprimo liberamente quest’energia.

Cosa ti spinge a far sì che tu ti sieda per scrivere una canzone?

Non mi siedo perché devo scrivere ma perché sento il bisogno di scrivere.

Cosa nasce per primo il testo o la musica?

Nascono entrambi liberamente, a volte prima il testo a volte la musica. Ho molto rispetto delle idee che scrivo, di ciò che viene fuori e cerco di mantenerlo cercando di far sposare, ad esso, anche la musica. Secondo me dietro ogni parola c’è il suo suono e la sua nota e quindi cerco di scoprire quella.

In che modo scegli i brani che poi vanno a formare la scaletta dei tuoi concerti?

Cerco sempre di seguire un filo logico e narrativo che mi conduca un po’ nell’aspetto più dolce e nell’aspetto più aspro dei miei meandri.

Qualche tempo fa ti abbiamo visto in tour con Carmen Consoli e Max Gazzè, cosa hai avuto da quest’esperienza e cosa hai dato?

Ci siamo dati entrambi perché da parte mia c’è stato uno stimolo a non giudicarmi e confrontarmi anche con il loro divertimento.Il mio divertimento è accresciuto con questa esperienza ed anche la voglia di scambiarci emozioni ed impressioni attraverso l’arte. Credo che sia stato lo stesso anche per loro. Ci siamo parlati e ci siamo detti la stessa cosa.

Sei stata alcune volte al Festival di Sanremo, in che rapporti sei con questa manifestazione?

La manifestazione è un’opportunità incredibile ed ha un valore grandissimo, anche se a volte è svalutato da chi organizza e da chi in qualche modo lo riduce in uno spettacolo televisivo a favore dell’odiens, mentre invece è una grossa occasione per la musica italiana. E’ un festival importante e potrebbe essere anche più eterogeneo e più rappresentativo.

Cosa ne pensi della pirateria musicale su internet?

Sono la conseguenza di una malattia che si sta espandendo. Io non sono contro i ragazzi che scaricano da internet, se lo sapessi fare e non avessi i soldi per comprarmi i dischi lo farei anche io. Però i ragazzi che scaricano, in qualche modo, se ne approfittano.

Ti sei sempre battuta per far sentire la tua voce contro le guerre e spesso ti si vede protagonista anche in esibizioni live inerenti a questa realtà, cosa ti lasciano queste “battaglie pacifiste”?

Sono contenta di poter essere in queste manifestazioni e di aver visto un popolo rispettoso che ha delle idee nobili e valorose, come l’idea della pace e la convinzione di far parte di questo pianeta e di averne rispetto.

Intervista a Paola Turci
 
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