| Freaky93 |
| | vi posto un bellissimo resoconto che ha scritto una ragazza su facebook sul concerto di ieri a Roma: https://www.facebook.com/#!/notes/franc...133927379979105L'ultima volta che avevo visto Morgan in concerto, era stato prima in piano solo poi con i Bluvertigo due anni fa.
Bellissimi concerti, ma quello di stasera non era solo uno spettacolo, ma un viaggio nel suo universo musicale, favorito dall'ensemble formato con un'orchestra che finalmente dà il respiro che merita alla sua musica e rende omaggio al suo amore per De André, Endrigo, Tenco, Bindi
Roma l'ha accolto con grande calore, in una bella serata, e un tutto esaurito. Il pubblico direi soprattutto adulto, educato, a parte qualche demente adolescente, che in qualche pausa tra una canzone e l'altra cercava il dialogo con lui. Per fortuna erano lontane da me sennò le avrei abbattute. Lui in grandissima forma, di ottimo umore, vederlo passare dal piano, al clavicembalo, alla diamonica, al basso, all'ukulele, allo xilofono, ecc, mi ha riempito di gioia.
Non si può neanche dire che il concerto sia stato un crescendo, perché l'emozione è schizzata subito altissima e lì è rimasta, anche grazie a sorprese come Liebestod (quasi non ci credevo) e ritrovarmi con gli occhi lucidi durante Le ragioni delle piogge,in una versione sinfonica che ferma il tempo.
Ero molto curiosa per la voce, e devo dire che sono veramente felice si sia operato. Il timbro è leggermente cambiato ma mi sembra ci abbia guadagnato in sicurezza estensione e potenza. E lui è visibilmente più sereno non ha più paura di affrontare certi passaggi, anzi spesso spinge, inventa.
Provo a fare la scaletta, qualcosa sicuramente me la dimenticherò o non sarà in ordine: Cieli neri ( senza introduzione con Ravel, a meno che il sole della giornata non mi abbia fatto brutti scherzi) Lontano dagli occhi La verità Altrove (bellissima) Il tempo passò La sera: sentirla con l'orchestra è un immenso regalo, e il finale in crescendo, dovuto sicuramente alla nuova capacità vocale di Morgan arricchisce il brano di pathos Liebestod: perfetta, da storyteller sicuro e nostalgico Il mio mondo (in italiano e in inglese) Le ragioni delle piogge: per me forse l'emozione più forte della serata, insieme a Storia d'amore e di vanità. Credo sintetizzi il senso e la riuscita di un concerto da ricordare e un artista da rispettare Crash Parla più piano (in italiano e in inglese) Dormono sulla collina Un giudice (su cui il pubblico si è esaltato, d'altronde era trascinante) U-blue Amore assurdo: è vero la dimensione sinfonica la cambia, e meno male dico io. Prima mi sentivo quasi una voyeuse ad ascoltarla, ora sono pienamente coinvolta.
Finto grazie ed arrivederci, torna per i bis: The long and winding woad Una storia d'amore e di vanità Il nostro concerto
Sui grandi applausi, davanti al pubblico in piedi, ha cantato con grande dolcezza Arrivederci a cappella
Qualcuno tornerà
saluti a tutti
Qualcosa sul contorno: Ha aperto il concerto Fabio Cinti, e Morgan l'ha accompagnato al piano sul primo pezzo
Morgan molto di buon umore, quando gli hanno chiesto Il cantico dei drogati ha detto "no, è bellissima ma e' troppo pertinente", invece quando gli hanno gridato L'assenzio ha detto a Carcano che quella si potrebbe fare, visto anche che l'hanno composta insieme. A un certo punto dopo aver detto Grazie Roma, ne ha accennato la melodia al pianoforte chiedendo se la conoscessimo Alla fine si è preso un cartellone ipercolorato che da lontano a lui sembrava un mega ipad
Gli abiti: in nero, con un mezzo tight, di cui si è tolto in fretta la giacca per restare per gran parte del concerto in camicia nera e panciotto nero dietro e salmone davanti. Per i bis, aveva sostituito la camicia nera con una maglietta e rimesso la giacca.
Poi c'è un mezzo mistero. A un certo punto sul palco ai lati dell'orchestra è andata a sedersi durante uno dei bis una signora bionda di mezz'età che si sporgeva continuamente dalle quinte. Ma chi era, qualcuno lo sa? Da questo tour deve assolutamente venir fuori un disco live
| | |
| |
|