RENATO ZERO

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PetaloSs
view post Posted on 13/9/2006, 10:58




Renato Fiacchini nasce a Roma a via Ripetta il 30 settembre del 1950, vive la sua adolescenza nella borgata della Montagnola frequenta le scuole fino alla III media dopodiché si dedica completamente alla sua vera passione: la musica, cantare, recitare, ballare.
Giovanissimo inizia a travestirsi ed esibirsi in piccoli locali, come sfida verso i tanti denigratori ("Sei uno zero", è la frase che si sente ripetere più spesso), proprio il nome di Renato Zero. Sarà nei primi anni settanta con l'avvento del glam-rock tutto cipria, lustrini e paillette che potrà proporre senza problemi il suo personaggio androgino e rutilante, che poteva sembrare una scopiazzatura dei modelli d'oltremanica e invece esisteva già da parecchi anni senza potersi tradurre in proposte artistiche per la diffidenza che circondava gli artisti troppo smaccatamente "ambigui".
In realtà dietro questo personaggio provocatorio ed alternativo, che Zero racconterà in pezzi dal sapore proto-trash, come Triangolo, Fermo posta e la fin troppo esplicita Sbattiamoci, batte un cuore romantico e più vicino al cattolicesimo che alla perversione, con accorati messaggi anti-aborto (Il cielo e Più su), anti-droga (La tua idea, Uomo no e L'altra bianca, titoli quasi da Esercito della Salvezza) e contro il sesso troppo facile (Sesso-O-Esse, Metrò, Mi vendo). Questo sarà ancora più palese nelle composizioni più recenti dell'artista: l'esempio più lampante è l'album Il dono, nel quale si alternano temi sociali (Stai bene lì, Radio o non radio, Dal mare) e spirituali-esistenziali (Immi Ruah, La vita è un dono).

Zero entra negli anni ottanta abbandonando trucchi e cerone, ma non per questo rinuncia a stupire. I suoi testi diventano sempre più maturi e riflessivi, i concerti però continuano ad essere caratterizzati da un'irreferenabile voglia di grandeur, con cambi d'abito e sorprese a ripetizione: addirittura, nel tour "Senza Tregua" del 1980 entra in scena su un carro trainato da un cavallo bianco!
ed è in questi anni che la sua popolarità subisce un forte scossone, d'improvviso la sua immagine, un tempo "cool" e trasgressiva appare vecchia e kitsch. Pensare che in quegli anni la sua produzione ha visto nascere autentiche perle che sono andate ad impreziosire un lavoro già ben avviato.

Legli anni 90 il grande ritorno, Nel 1991 Renato partecipa a Sanremo con il brano "Spalle al muro": un successo, confermato dalle buone vendite del doppio live "Prometeo", seguito a fine anno dalla raccolta di inediti "La coscienza di Zero". Grande scalpore suscita la sua seconda esibizione sanremese, nel 1993: Renato presenta il brano di ispirazione religiosa "Ave Maria" che scatena nel pubblico in sala una standing ovation di dieci minuti. Ed è sempre in questi anni che pubblica album di una bellezza rara, pieni di sonorità e poesia, i suoi tuor registrano il tutto esaurito, nonostante siano passati molti anni dalle sue performance carnevalesche riesce ancora a stupire col sul mix di stravaganza surreale che rende i sui spettacoli unici nel suo genere.

Anche il nuovo millennio ha regalato grosse soddisfazioni al cantante numero Zero.... Renato ormai signore adulto elegantemente vestito e i suoi album sempre più composti, malinconici e impegnati fanno l'occhiolino al ragazzo che a modo suo ha lasciato una traccia indelebilmente colorata.
 
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view post Posted on 13/9/2006, 19:25
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CITAZIONE (cattura il sogno @ 13/9/2006, 12:37)
il Renato dell'ultima generazione mi prende forse ancora più del "vecchio"Renato

Al contrario io penso che il grande Renato Zero sia quello dal primo album fino a più o meno "leoni si nasce"...
i dischi successivi li trovo mediocri... si è risollevato con "l'imperfetto" ma da quel disco in poi tutti gli album sono uno la fotocopia dell'altro... non c'è stata più alcuna evoluzione...
Negli anni'70 Zero era un contestatore, anticonformista, era avanti a tutti sia per il personaggio che proponeva sia per la musica che mischiava modernissimi pezzi dance, rock, frivoli e trasgressivi a pezzi di musica leggera di fortissimo impatto emotivo ("marciapiedi", "padre nostro", "che bella libertà" per me possono entrare a pieno titolo tra le più belle pagine della canzone d'autore), con la sua voce fuori dagli schemi, poi però ha avuto come un'arresto... superata una certa età gli è come mancato quell'imput creativo della giovinezza, ha prodotto dischi poveri d'idee finche negli anni'90 e soprattutto adesso, è diventato di una monotonia disarmante, in alcuni casi, perdonatemi, patetico.
Peccato, oggi, nonostante l'abbandono di lustrini e pailet, avrebbe potuto ancora rappresentare la musica italiana d'avanguardia, fare ricerca, mettersi in gioco... ma pare invece che adesso non gl'interessi più rischiare e si accontenti di riproporre sempre la solita formuletta.
 
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Kingino
view post Posted on 13/9/2006, 20:00




Renato Zero artisticamente nasce nel 1965 ancora oggi a 40 anni di carriera è ancora sulla cresta dell onda .le sue canzoni sono poesia.Il dono l'ultimo lavoro suo che uscito nel novembre del 2005 e ancora al 54 posto della classifica Fimi.è stato il primo glam della musica italiana..i suoi spettacoli sono sempre degli eventi, ancora oggi stadi e palazzetti sono sempre sould out...per me Renato Zero e Vasco sono i nimeri 1 :D :D :D
 
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Kingino
view post Posted on 13/9/2006, 20:03




CITAZIONE (^Luminal^ @ 13/9/2006, 20:25)
CITAZIONE (cattura il sogno @ 13/9/2006, 12:37)
il Renato dell'ultima generazione mi prende forse ancora più del "vecchio"Renato

Al contrario io penso che il grande Renato Zero sia quello dal primo album fino a più o meno "leoni si nasce"...
i dischi successivi li trovo mediocri... si è risollevato con "l'imperfetto" ma da quel disco in poi tutti gli album sono uno la fotocopia dell'altro... non c'è stata più alcuna evoluzione...
Negli anni'70 Zero era un contestatore, anticonformista, era avanti a tutti sia per il personaggio che proponeva sia per la musica che mischiava modernissimi pezzi dance, rock, frivoli e trasgressivi a pezzi di musica leggera di fortissimo impatto emotivo ("marciapiedi", "padre nostro", "che bella libertà" per me possono entrare a pieno titolo tra le più belle pagine della canzone d'autore), con la sua voce fuori dagli schemi, poi però ha avuto come un'arresto... superata una certa età gli è come mancato quell'imput creativo della giovinezza, ha prodotto dischi poveri d'idee finche negli anni'90 e soprattutto adesso, è diventato di una monotonia disarmante, in alcuni casi, perdonatemi, patetico.
Peccato, oggi, nonostante l'abbandono di lustrini e pailet, avrebbe potuto ancora rappresentare la musica italiana d'avanguardia, fare ricerca, mettersi in gioco... ma pare invece che adesso non gl'interessi più rischiare e si accontenti di riproporre sempre la solita formuletta.

non credo proprio sai!! ti spiego e logico che la musica cambia e l'artista pure.ha sempre avutoun filo conduttorio tra il zero anni 70 a oggi
sta lavorando con un grande musicista G.Westley per il nuovo cd---quindi stiamo a vedere...ciao
 
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view post Posted on 13/9/2006, 22:11
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Ma da 10 anni a questa parte è sempre lo stesso dai... come vasco e liga tanto per fare un'esempio... ascolti l'ultimo disco, ascolti "amore dopo amore" sembra di trovare gli stessi arrangiamenti...
 
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PetaloSs
view post Posted on 13/9/2006, 22:24




Dove sta il problema se a lui piace fare pezzi così? che a quanto pare piaccono anche al suo pubblico! cmq sia sarebbe stato + PATETICO se avesse continuato a portare avanti il suo personaggio trasgressivo alla sua età, ricordiamoci che ha superato la 50ina da quel di... secondo il mio modestissimo parere trovo che ogni artista segua un percorso, lui ne ha toccati diversi, ed ora si è avvicinato alle canzoni dai buoni sentimenti e le grandi orchestre che a noi fans piacciono tanto... il renato del passato che apprezzavi tu nn è sparito del tutto, nei live ce lo ripropone benissimo.. ma ora c'è un nuovo Zero che ci regala brani dai contenuti e la musicalità di una classe che difficilmente si trova in giro.
 
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Kingino
view post Posted on 14/9/2006, 09:49




CITAZIONE (PetaloSs @ 13/9/2006, 23:24)
Dove sta il problema se a lui piace fare pezzi così? che a quanto pare piaccono anche al suo pubblico! cmq sia sarebbe stato + PATETICO se avesse continuato a portare avanti il suo personaggio trasgressivo alla sua età, ricordiamoci che ha superato la 50ina da quel di... secondo il mio modestissimo parere trovo che ogni artista segua un percorso, lui ne ha toccati diversi, ed ora si è avvicinato alle canzoni dai buoni sentimenti e le grandi orchestre che a noi fans piacciono tanto... il renato del passato che apprezzavi tu nn è sparito del tutto, nei live ce lo ripropone benissimo.. ma ora c'è un nuovo Zero che ci regala brani dai contenuti e la musicalità di una classe che difficilmente si trova in giro.

Concordo pienamente!!!! ognuno poi è libero di esprimere la sua opinione,,,,l'importante di nn essere mai convinti . :D
 
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view post Posted on 14/9/2006, 11:43
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CITAZIONE (PetaloSs @ 13/9/2006, 23:24)
sarebbe stato + PATETICO se avesse continuato a portare avanti il suo personaggio trasgressivo alla sua età, ricordiamoci che ha superato la 50ina da quel di... secondo il mio modestissimo parere trovo che ogni artista segua un percorso, lui ne ha toccati diversi, ed ora si è avvicinato alle canzoni dai buoni sentimenti e le grandi orchestre che a noi fans piacciono tanto...

Sono pienamente d'accordo, ma forse non mi sono spiegato bene... Renato Zero negli anni'70 era un'artista d'avanguardia, unico in Italia... Oggi, avrebbe potuto continuare ad essere un'artista all'avanguardia, pur senza travestimenti e trucchi, avrebbe potuto fare più ricerca, rinnovarsi musicalmente, mettersi in gioco e sarebbe stato ancora "trasgressivo" anche senza vestiti eccentrici e coloratissimi. Invece dopo "l'imperfetto", continua a proporre sempre, s-e-m-p-r-e, lo stesso tipo di musica, con le stesse tematiche, le stesse linee melodiche e gli stessi arrangiamenti... Sarà senz'altro una musica di qualità (a me non piace), però questa sua nuova immagine così seriosa e composta sembra quasi voler rinnegare quello che era. Quanto meno, ogni tanto, potrebbe intraprendere percorsi diversi, dimostrando che ha ancora molto da dire.
 
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PetaloSs
view post Posted on 14/9/2006, 12:11




Invece secondo me anche questa volta ci ha azzeccato, cosa c'è di + sorprendente di un artista stravagante che depone le le sue vecchie armi di scena si mostra per quello che? cioè un signore di mezza età che cmq sia, se ascolti bene alcuni testi, riesce a sorprendere per la varietà dei temi toccati.. ti segnalo nell'ultimo album il brano FAI DA TE che tratta in modo irriverente dell'impotenza, un problema che tocca tutte le generazioni maschili ma molto di + la generazione in cui Renato appartiene.. questo a mio avviso è portarsi avanti in maniera anche stravagante, quanti altri artisti hanno il coraggio di farlo? poi un cantautore deve seguire il suo estro, uno come lui che è arrivato dove è arrivato si può permettere il lusso di produrre la musica che + gli piace, esprimersi come meglio crede senza pensare a quanti album venderà e soprattutto ad accontentare chicchessia. Io trovo che lui sia un mago della musica, e come lui stesso ha ammesso nel suo MERCANTE DI STELLE dove ammonisce i fan che prendevano i suoi brani come fossero la bibbia che lui vende solo illusioni..
 
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RenataZero91
view post Posted on 19/9/2006, 19:25




Renato è Renato..indiscutibile :wub:

e poi ke sia sempre uguale..io consiglierei di ascoltare tutto prima, dalla voce, agli arrangiamenti, alle scenografie, ai costumi, al modo di porsi e naturalmente ai testi
 
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Kingino
view post Posted on 19/9/2006, 19:28




CITAZIONE (RenataZero91 @ 19/9/2006, 20:25)
Renato è Renato..indiscutibile :wub:

e poi ke sia sempre uguale..io consiglierei di ascoltare tutto prima, dalla voce, agli arrangiamenti, alle scenografie, ai costumi, al modo di porsi e naturalmente ai testi

è UNICO è BASTA.....RENATO è UN GRANDE.....LE SUE CANZONE SONO POESIE,LA SUA VITA è UN ARTE......
 
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RenataZero91
view post Posted on 19/9/2006, 19:31




QUOTO!
E' tutto una poesia quell'uomo :wub:
 
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PetaloSs
view post Posted on 19/9/2006, 19:34




E nessuno appoggia me che nn ho fatto altro che diffenderlo? manica di canaglie! hehehe
Si Renato Zero è il poeta che ha saputo fare la differenza ^_^
 
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Kingino
view post Posted on 19/9/2006, 19:36




CITAZIONE (PetaloSs @ 19/9/2006, 20:34)
E nessuno appoggia me che nn ho fatto altro che diffenderlo? manica di canaglie! hehehe
Si Renato Zero è il poeta che ha saputo fare la differenza ^_^

Carissimo....Ti quoto alla grande......Ciao concordo in pieno
 
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PetaloSs
view post Posted on 19/9/2006, 19:38




CITAZIONE (Kingino @ 19/9/2006, 20:36)
CITAZIONE (PetaloSs @ 19/9/2006, 20:34)
E nessuno appoggia me che nn ho fatto altro che diffenderlo? manica di canaglie! hehehe
Si Renato Zero è il poeta che ha saputo fare la differenza ^_^

Carissimo....Ti quoto alla grande......Ciao concordo in pieno

Quando si dice la spontaneità

fesso e contento ti ringrazio col cuore :-)
 
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