ALMAMEGRETTA

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fuocoghiacciato
view post Posted on 29/3/2008, 12:48




(ANSA) - ROMA, 29 MAR - Gli Almamegretta tornano con un nuovo disco: 'Vulgus', l'album con cui la band partenopea ribadisce tutta la sua cifra artistica ed emotiva.Con una serie di tracce a meta' tra la musica popolare e quella elettronica, la band rievoca le atmosfere scure e avvolgenti degli anni '90. Il loro tour partira' il 5 aprile da Perugia. La tracklist dell'album contiene 13 brani (piu' un remix) a cui hanno prestato la voce 7 ospiti differenti, per lingua, stile, sensibilita' e interpretazione.
 
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zon@ venerdi
icon1  view post Posted on 25/9/2008, 19:33




Radici radicali

Che gli Almamegretta non siano un gruppo facile alla resa è ormai noto. Curioso è invece notare che dopo tali e tante difficoltà i Nostri abbiano ancora il coraggio e la forza di proporsi come spinta innovativa all'interno di musiche oramai pienamente assorbite dalla cultura popolare. Resta paradossalmente, proprio per questo motivo, il problema di scostarsi dai punti di riferimento acquisiti e dalle facili tentazioni critiche contro le derive percepite come reggae degenerato (e, per molti, purtroppo, degenerato in quanto reggae) o come declinazioni abusate di materiale già sperimentato. Naturalmente, il problema sta nell'occhio di chi guarda, ché, nonostante certamente le fondamenta sonore rimangano tali per stile e tradizione, lo scavo all'interno delle possibilità musicali del gruppo continua imperterrito verso forme personali e per alcuni versi innovative. Oltre a questo spirito di ricerca, inoltre, resta la qualità e la consistenza dei brani musicali dell'ultimo "Vulgus", lavoro di scrittura e riflessione, su se stessi, sul mondo e sulle (proprie) musiche. Bentornati tra le note degli Almamegretta.

L'esperienza Alma è stata ed è un laboratorio che cerca continuamente di stare contemporanemamente in più luoghi e tempi diversi.
Viene naturale partire rifacendosi a quanto sta succedendo oggi in Italia e in particolare a Napoli. Da una parte una situazione di incuria politica, morale ed economica che va avanti da troppo, dall'altra le strade che si caricano sempre più di violenza e intolleranza e guerre tra poveri. Realisticamente, cosa credete sia in vostro potere di fare per cambiare lo stato delle cose, in quanto Almamegretta, realtà musicale radicata nel presente italiano? Ripensando agli esordi, all'Officina 99, le collaborazioni con Bisca e 99 Posse, la Pantera, quali pensate possano essere i lasciti più positivi e concreti di quelle esperienze? E qual è, ora, la possibilità di intervenire concretamente sul tessuto sociale tramite la musica, le sperimentazioni o le esperienze dei centri sociali et similia?

G.t.: Non credo che la musica da sola possa incidere più di tanto sulla realtà sociale. Forse il contributo che può dare consiste nell'aiutare chi ne ha voglia a riflettere sulla realtà che stiamo vivendo. I primi anni '90 sembrano ormai lontani, soprattutto se si considera l'atmosfera che il quel periodo si viveva a Napoli: il cosiddetto rinascimento napoletano è ormai naufragato in un mare di monnezza, compromettendo seriamente la possibilità che la città potesse diventare una moderna metropoli del Mediterraneo.

Un elemento fondamentale della vostra musica è sempre stato il meticciato inteso non tanto come una fusione a freddo di stili diversi, ma come la coscienza musicale di un terreno e delle radici comuni, utili per rimettere in discussione l'esistente e il vissuto personale. In questo senso credo abbiate sempre fatto un'opera di "divulgazione" eccezionale per quanto riguarda suoni altri e tradizioni anche non partenopee, ma allo stesso tempo mi sembra che il bacino di utenza si sia, per così dire, un poco fermato. Quasi che all'indubbia e graduale evoluzione del suono non sia corrisposta una parallela attenzione critica. Eppure ascoltando Vulgus stupisce accorgersi che l'impianto di base è solido e denso e le novità non vengono con l'ansia dell'innovazione a tutti i costi ma con un continuo labor lime sugli elementi fondamentali del suono. Dal basso, alla componente vocale o la rielaborazione di musiche popolari. In questo senso credete sia possibile la vostra musica sia rimasta in parte legata a un immaginario fatto di centri sociali, piazze e certe tendenze politiche, risentendo inevitabilmente di un approccio per certi versi più limitato da parte del pubblico? Oppure è possibile che abbia genuinamente spinto chi l'ascolta a scoprire radici altrui, o reinventarsi le proprie? Credete che ci siano stati artisti che dai vostri risultati e intuizioni siano partiti per arrivare ad altre musiche, altri suoni e umori; se sì, per esempio, chi citereste? Di tutte le esperienze musicali a voi più o meno coeve quali pensate fossero i progetti più solidi e interessanti?
G.t.: Il nostro immaginario non è certo legato ai centri sociali, piazze, ecc. Se fosse così sarebbe un orizzonte veramente limitato. Questo è un problema di chi ci ha sempre affibbiato delle facili etichette. Noi non facciamo propaganda, non l'abbiamo mai fatta. Tentiamo di fare della musica che piaccia innazitutto a noi. Poi se ci sono altri che condividono il nostro gusto, non può che farci piacere. Quando abbiamo iniziato la nostra carriera erano centinaia le band che suonavano in situazioni del genere, anche perché era più facile esibirsi lì che in altri posti, considerato l'endemica mancanza di strutture per la musica live in Italia.
È capitato molte volte che qualcuno ci ha detto che grazie a noi, ha scoperto altri mondi musicali. E questa è una delle cose che più ci fa piacere. Se riusciamo a stimolare la curiosità di chi ci ascolta, abbiamo centrato il nostro obiettivo.
 
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marco.p3
view post Posted on 3/5/2013, 14:42




Almamegretta - La Cina è vicina (Radio Date: 03-05-2013)

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La controra sono le prime ore del pomeriggio più caldo in cui la frenesia si interrompe lasciandoci oniricamente sospesi nel tempo. Un momento per riflettere, un istante per sognare ad occhi aperti. La ‘Controra’ è anche un disco, il nuovo disco degli Almamegretta in uscita il 28 Maggio.
La band dopo la partecipazione a Sanremo, torna con questo nuovo album di 11 tracce pieno di collaborazioni da Enzo Gragnaniello a James Senese e Gaudi, anticipato in questi giorni da un nuovo singolo, un brano intenso in cui l’amorevole voce di Raiz riesce a farci sentire nel profondo che…

Fonte: EarOne
 
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2 replies since 29/3/2008, 12:48   134 views
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