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zon@ venerdi
view post Posted on 16/2/2009, 00:51 by: zon@ venerdi




Festival di Sanremo, Valeria Vaglio contro Povia

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L'omosessualità al Festival e la discussa "guarigione" dell'amico di Povia continuano a tener banco in tv. L'Italia allo Specchio ha dedicato parte della puntata di oggi al caso 'Luca era gay', titolo della canzone-scandalo portata da Povia alla prossima edizione sanremese.

In studio, pronta finalmente a farsi sentire dopo un ingiustificato oblio, c'era anche Valeria Vaglio, partecipante alla scorsa edizione del Festival che si presentò nella categoria Giovani con il brano Ore e ore. La cantante fu esclusa dalla gara nella seconda puntata del martedì, dopo essersi esibita per ultima dopo la mezzanotte e non essere stata capita.

Eppure anche il suo pezzo avrebbe dovuto suscitare polemiche, visto che è stata la prima donna a inserire coraggiosamente una 'Lei' nel testo di una canzone d'amore.

Valeria avrebbe potuto speculare di più sul tema saffico, fermo restando che le sue intenzioni erano tutt'altro che "discriminatorie" a differenza di quelle di Povia.

E invece, complice anche la partecipazione di Anna Tatangelo con un tema comune, il suo caso è passato sotto silenzio per la sua stessa buona fede: "io sono stata sempre trattata bene, un po' perché oscurata dal pezzo più noto della Tatangelo un po' perché non ho avuto lo stesso spirito di marketing di Povia. Io non volevo alzare polveroni, ho scritto semplicemente un pezzo d'amore e bisognava anche stare attenti a un percepire un 'lei' quando normalmente ci si sarebbe aspettati un 'lui'. Secondo me la buona fede viene sempre percepita, mentre si pensa spesso che il pubblico sia stupido. Di questo sono contenta".

Peccato che, a comportarsi correttamente, si finisca per essere incompresi e ingiustamente "oscurati"...

Tra i militanti in prima fila c'era anche Vladimir Luxuria, fresca di vittoria all'Isola dei Famosi e fedele paladina del mondo queer, mentre il cantante Ivan Cattaneo ha espresso in un servizio il proprio disappunto contro la scelta diseducativa di Paolo Bonolis.

La presenza in studio più discussa è stata quella del direttore di Tempi Luigi Amicone, fiero di aver fatto il suo lavoro di giornalista raccogliendo la testimonianza del "gay" pentito Luca Di Tolve, modello a cui verosimilmente si sarebbe ispirato lo stesso Povia.

Contro di lui si è scagliato il presidente nazionale dell'Arcigay Aurelio Mancuso, secondo cui il Direttore avrebbe sfruttato la vicenda per fare marketing sulla pelle di una tematica delicata come l'omosessualità.

Quand'è che si riuscirà a promuovere la sensibilizzazione alla problematica senza specularci sopra con nuove risse acchiappa-auditel?
 
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25 replies since 18/7/2008, 11:13   380 views
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