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frAgileNota
view post Posted on 18/7/2010, 11:50




EUGENIO FINARDI
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Cantante, autore, chitarrista e pianista Eugenio Finardi è nato a Milano il 16/07/1952 e cresciuto in una famiglia “musicale” (la madre cantante lirica americana, il padre tecnico del suono). Fin da bambino mostra uno spiccato talento per la musica tanto che a nove anni incide il suo primo disco: una canzone per bambini “Palloncino rosso fuoco”. Due anni più tardi partecipa all’incisione di due raccolte: una di canzoni natalizie e una di canzoni tradizionali americane.
Negli anni sessanta Finardi inizia a muoversi con personaggi come Alberto Camerini e Walter Calloni. Con loro forma Il Pacco e si esibisce spesso nel nord Italia e in particolare al Carta Vetrana, il locale che all’epoca raccoglieva i migliori musicisti dell’area milanese.
Nei primi anni settanta Finardi entra in contatto con Claudio Rocchi, gli Stormy Six e inizia a collaborare con loro e con altri come session man (suona tra l’altro l’armonica nel primo disco dei Fratelli La Bionda), facendosi contemporaneamente notare come cantante. Con il Pacco è uno dei protagonisti del Festival di Re Nudo a Zerbo.
Nel 1972 firma il suo primo contratto discografico con la casa discografica fondata da Battisti e Mogol, Numero Uno, dove “militava” anche Demetrio Stratos.
Nel 1973 pubblica un 45 giri con due brani in inglese “Hard Rock Honey” & “Spacey Stacey” che presenterà tra l’altro sul palco del primo Festival del Parco Lambro.
Quando Demetrio Stratos fonda gli AREA e passa alla Cramps di Gianni Sassi, vuole con sé anche Finardi, e con questa etichetta realizza nel 1975 il suo primo album, “Non gettare alcun oggetto dai finestrini”, un disco rock italiano che si distacca dalla corrente produzione in quanto unisce l’arte dello scrivere canzoni con il rock, non puntando, insomma, sul genere progressive che dominava la scena del rock italiano di allora.


Con l’uscita del disco iniziano anche le tournèe: la prima come supporto di Fabrizio De Andrè, che per la prima volta si impegna in un lungo tour italiano, la seconda, assieme a Lucio Fabbri, come supporto alla PFM.
Che Finardi fosse un “cantautore” piuttosto particolare e personale viene confermato l’anno seguente con la pubblicazione di “Sugo”, l’album che lo porta al successo, soprattutto in virtù di una canzone, “Musica ribelle”, che ben esprimeva la sua passione per un rock combattivo e impegnato nel quale la componente musicale ha lo stesso peso del testo e, al tempo stesso, la sua originalità in un panorama della canzone d’autore che con il rock aveva poco o nulla a che vedere .
Pian piano cresce, assieme al successo, anche la band che accompagna Finardi e si moltiplicano gli impegni del cantautore, sempre in prima linea in centinaia di concerti, vivacissimo interprete di una situazione di “movimento” che in tutta Italia cresceva e si sviluppava in maniera caotica e creativa
Nel 1977 esce “Diesel”, un vero capolavoro di rock forte e impegnato che fotografa una realtà tutta italiana in canzoni semplici e dirette, appassionate e vivaci come era la vita di Finardi all’epoca, costantemente in tour, sempre alla ricerca di nuove sonorità, pronto ad allargare il campo del suo intervento musicale anche a elementi come il jazz e la fusion, il funky e la musica nera.
Il 1978 è un anno di cambiamenti, il più importante dei quali è la collaborazione con il gruppo Crisalide, (Cerri, Spina, Vitolo, Preti, Ninzatti) che contribuiscono in maniera determinante alla realizzazione dell’album “Blitz” che contiene l’indimenticabile “Extraterrestre” e del seguente "Roccando Rollando” del 1979. Sono due dischi “nuovi” non solo musicalmente: sono più intimi, personali, legati per contrasto al periodo storico di allora, ricco di difficoltà soprattutto per un artista che ha sempre puntato molto sui concerti per continuare a vivere della musica; le autoriduzioni, i “processi”, gli incidenti ai concerti, la tensione sempre più forte che si era espressa attorno alla musica e alle “Feste del proletariato giovanile”, rendeva sempre più difficile per Finardi il continuare la sua strada di musicista attivissimo sul fronte live come su quello dell’impegno sociale e politico.
Si “ritira” allora a Carimate, abbandonando Milano e le sue tensioni, per lavorare attorno al Castello, uno studio di registrazione e centro di produzione che raccoglieva molti musicisti italiani dell’epoca.
Nel 1981, dopo una permanenza a Londra , Finardi torna a Carimate con nuove idee e il progetto di un disco in inglese che viene realizzato al Castello. Nello stesso anno il suo contratto viene rilevato dalla Fonit Cetra, alla quale il progetto del disco in inglese non interessa: Finardi allora, con la collaborazione di Valerio Negrini, traduce in italiano parte dei testi del disco e realizza l’album “Finardi”. Il vecchio progetto però non scompare e nel 1982 viene pubblicato con il titolo di “Secret Streets” (i brani sono remixati rispetto agli originali mentre alcune canzoni erano già state pubblicate sul disco precedente).

Nel 1982 diventa padre di Elettra (nata con la sindrome di Down) e questo avvenimento influenza le canzoni dell’album “Dal Blu”, del 1983, un disco concepito tutto al Fairlight, un album dolce e intimo che mette completamente a fuoco l’altra anima della musica del cantautore milanese: non solo rocker d’assalto, ma anche raffinato autore di ballate personalissime come “Le ragazze di Osaka” e “Amore Diverso”.
Ma, in qualche modo, questa svolta repentina, incomprensibile a chi che non sapeva delle vicende private, lo allontanò dal suo pubblico "Rock" che pensò ad una commercializzazione. In quel periodo però conquista nuove generazioni di ascoltatori legati più alla sua esplorazione dei sentimenti.
Tornato ad esibirsi in concerto, Finardi pubblica nel 1984 il disco live “Strade” e nel 1985 “Colpi di Fulmine”, album che contiene il singolo “Vorrei svegliarti”, che presenta, suo malgrado, al Festival di Sanremo. E’ il periodo più “confuso” della sua vita artistica e personale: lontano per vocazione musicale dalle tendenze che vanno per la maggiore sul mercato, Finardi si sente uno “straniero” in un decennio che sembra amare solo la superficialità e l’apparenza.
Così l’anno successivo parte per gli Stati Uniti dove rimane per oltre sei mesi.
Al suo ritorno, nel 1987, si mette al lavoro per l’album che costituisce una svolta nella sua carriera, “Dolce Italia”, ricco di nuove sonorità, e segnato dall’inizio della collaborazione con Vittorio Cosma, co-produttore anche dell’album seguente, “Il Vento di Elora”, del 1989, dove questa ricerca diventa più completa e precisa. Il tecnico del suono e sassofonista dell'album è Paolo Panigada, il compianto "Feyez" che in quel periodo è tra i fondatori di "Elio e le Storie Tese".
Nel novembre del 1990 esce “La Forza dell’amore”, disco che segna la fine della collaborazione con la Fonit Cetra e l’inizio di quella con la Wea. L’album nelle parole dello stesso Finardi, è “una raccolta di sogni”: dieci suoi vecchi celebri brani suonati e prodotti come avrebbe sempre voluto fare, più l’interpretazione di “Una notte in Italia”, di Ivano Fossati (assieme al quale incide anche "Musica Ribelle").
All'album oltre a Fossati partecipano anche Rossana Casale e il quasi esordiente Luciano Ligabue che aveva già suonato come supporter in un suo concerto a Milano.
In “La forza dell’amore” suonano alcuni dei migliori musicisti della scena italiana come Paolo Costa, Demo Morselli, Vittorio Cosma, Amedeo Bianchi, Fabrizio Consoli e il batterista inglese Gavin Harrison.
Con la stessa formazione Finardi incide nel 1991 "Millennio", un disco intenso e profondo, di grande tessitura sonora e i cui testi testimoniano la voglia di Eugenio di misurarsi con temi sempre più vasti ed emozionali. Nella primavera del '92 "Millennio" diventa un tour con alla ritmica Faso e Christian Meyer delle "Storie Tese".
Quell'estate, in un incidente di parapendio, Eugenio si rompe una caviglia e partecipa alla finale del Festivalbar all'arena di Verona con una vistosa ingessatura. Ma la forzata immobilità lo porta ad approfondire il lato più armonico e melodico della sua personalità musicale e stimolano Angelo Carrara, suo manager da sempre, a concepire la tournée "Acustica". Per tre anni Finardi girerà l'Italia in trio con Francesco Saverio Porciello alle chitarre e, al pianoforte, Alberto Tafuri e, più tardi, Fabio Perversi interpretando in questa chiave le sue composizioni ma anche molte delle pietre miliari della sua educazione musicale e sentimentale come "The wind cries Mary" di Jimi Hendrix o "Jamaica farewell" di Harry Belafonte, non disdegnando di cimentarsi persino con il Mozart di "Deh vieni alla finestra" o con la napoletanissima "Te voglio bene assai".
"Acustica" diventerà un album nel 1993, aprendo con "Le donne di Atene" dove Finardi traduce in italiano un meraviglioso pezzo di Chico Buarque de Hollanda. Questa interpretazione porterà all'incisione, per il Club Tenco, di due brani del cantautore russo Vladimir Vysotskij che verranno pubblicati nel CD "Il volo di Volodja" e , l'anno seguente, di "Lo sai" traduzione di "Ya ves" di Pablo Milanes per l'album "Omaggio" dedicato al grande cantautore cubano.
In questo periodo di profonda ricerca musicale e personale Eugenio incide, in trio, una intensa e vibrante versione de "I giardini di Marzo" di Lucio Battisti, pubblicata nella raccolta "Innocenti evasioni".
Nei primi mesi del '96 Finardi è a New York negli studi Power Station per incidere "Occhi" con alcuni tra i session men più quotati della grande mela. Prodotto insieme a Mino Cinelu è un album ricco di ballate struggenti tra le quali spiccano "Con questi occhi", "Un uomo" e "Uno di noi" cover di "One of us" di Joan Osborne tradotta di getto durante un concerto della cantautrice al Roseland Theatre di New York.
Segue una lunga e fortunata tournèe e, dopo un anno di intensa attivita compositiva e di studio delle nuove tecniche di campionamento digitale, l'incisione alla Fonoprint di Bologna dell'energetico "Accadueo" che vede alla batteria il grandissimo Vinnie Colaiuta e la partecipazione, in un brano, di Lucio Dalla al sax soprano. Uscito nell'autunno del '98 "Accadueo" verrà ristampato nella primavera '99 con l'aggiunta di "Amami Lara" presentata con successo al Festival di Sanremo.
Nel 2001, in chiusura di contratto, la Wea pubblica la compilation “La forza dell’amore 2" e Eugenio Finardi entra nell'etichetta Edel.
Nella primavera/estate del 2001 partecipa, insieme a Francesco Di Giacomo e Michele Ascolese, ad una tournée di Fado, la tradizionale musica del Portogallo, organizzata dal virtuoso di chitarra portoghese Marco Poeta, tour che verrà documentato dall’Album “O Fado” pubblicato dalla Edel.
Nell’inverno 2001/02 Eugenio si reca a Roma, dove Vittorio Cosma ha assemblato una squadra di giovani talenti, per registrare “Cinquantanni” dove reinterpreta magistralmente le sue canzoni più impegnate e sociali, quelle scritte in quegli anni ’70 i cui valori sono, trent’anni dopo, sotto l’attacco della nuova destra.
Con l’avvento del nuovo millennio, Finardi si sente sempre più stretto nel ruolo di Cantautore costretto ad interpretare solo le proprie canzoni e si appassiona sempre di più all’Interpretazione pura, in un progetto artistico che mette al centro la Musica.
Accetta quindi con entusiasmo la proposta di Cosma e Porciello di creare uno spettacolo di musica sacra per la rassegna “La Musica dei Cieli”, ritrovando, ai fiati, Giancarlo Parisi di cui aveva prodotto il primo album “L’Otre di Eolo”.
Nasce così “Il Silenzio e lo Spirito”: Quattro laici profondamente sensibili alla spiritualitá si avventurano in un viaggio attraverso diverse espressioni del “cantare il divino” dalla classicissima Corale dalla Cantata bwv 147 di J.S.Bach a Battiato con “Oceano di silenzio”, dalla “Buona Novella” di De André al Gospel di “Motherless Child” passando per Leonard Cohen e tradizionali “Novene” siciliane per zampogna.
“Il Silenzio e lo Spirito“ verrà replicato, nel dicembre 2002, in sei chiese della provicia di Milano.
L’estate del 2003 vede Eugenio Finardi impegnato in un lungo tour acustico dove la purezza del suono si sposa con il rigore degli arrangiamenti e l’improvvisazione nei momenti solisti. Sopra tutto svetta la voce di Eugenio che sembra crescere costantemente per estensione, tecnica e sensibilità interpretativa.
In ottobre Finardi riunisce la troupe de “Il Silenzio e lo Spirito” a Roncegno dove, nell’ovattata atmosfera di un centro Antroposofico, registra su CD e DVD il documento di questo spettacolo, prima di portarlo di nuovo in tour per l’Avvento 2003.
Nel Febbraio 2004 Eugenio ritrova, a Forlì, i vecchi compagni di viaggio Pippo Guarnera e Vince Vallicelli per qualche giorno di prove finalizzate ad una mini tournée di Blues organizzata dallo stesso Vince. Alla chitarra porta Massimo Martellotta, giovane chitarrista romano il cui talento per il blues non gli era sfuggito, jammando nelle pause delle registrazioni di “Cinquantanni”… Il risultato è entusiasmante, e con il Blues, che è sempre stato il segreto rifugio della sua metà americana, ritrova la vena compositiva e la voglia di suonare la chitarra elettrica: “Alla mia età di solito ci si aggrappa alla giovinezza comprandosi, potendo, una Porsche o un’Harley, magari facendosi l’amante ventenne. Io ho deciso di comprarmi le chitarre che sognavo a 16 anni e di liberare, finalmente, il blues che avevo dentro. quello che suonavo prima… di Finardi”.
Anima*Blues comincia a girare l’Italia, e nei seguenti 3 anni risquoterà successi sempre crescenti, jammando con i migliori esponenti del genere come Sugar Blue e Fabio Treves
L'omonimo CD, EUGENIO FINARDI - ANIMA BLUES (2005) riporta Finardi all'attenzione dei critici e del pubblico più attento alla qualità, ed è recensito e nominato "Album of the week" da prestigiose riviste internazionali del settore.
Nel 2007 esce UN UOMO, quadruplo cofanetto con i brani fondamentali della sua carriera, 4 brani registrati ex-novo ed un intero CD di rarità e curiosità come PALLONCINO ROSSO FUOCO, la canzone incisa a 9 anni con la grande clavicembalista Emilia Fadini.
L'introduzione è di Fernanda Pivano
Nel Gennaio 2008 conduce per una settimana la prestigiosa trasmissione di Radio RAI 3 DAMASCO, tornando alla sua antica passione per la radio.
Ma nel frattempo, grazie alla vocalità inedita espressa in ANIMA BLUES, Sentieri selvaggi, uno dei più importanti ensemble italiani di musica classica contemporanea diretto da Carlo Boccadoro, ha invitato Eugenio Finardi a unirsi a loro per un progetto sull’opera del grandissimo cantautore russo Vladimir Vysotsky, le cui canzoni sono state ripensate e trascritte da Filippo Del Corno, compositore tra i più affermati delle ultime generazioni.
Nasce così il progetto Il Cantante Al Microfono, che debutta live con grandissimo successo al Teatro dell’Elfo di Milano il 21 maggio 2007, ed è ospite del Festival della Letteratura di Mantova nel settembre dello stesso anno.
A dicembre 2007 Finardi e Sentieri selvaggi entrano in studio per registrare il disco, prodotto da Velut Luna e distribuito da Egea Distribution.
Il cd Il Cantante Al Microfono getta un ponte tra la canzone d’autore e la musica classica contemporanea partendo dal grande attore, poeta e cantautore russo Vysotsky, tragicamente scomparso nel 1980, che capì e cantò l’anima vera del suo popolo e perciò fu duramente osteggiato dal regime sovietico.
La sua musica accompagna con intriganti melodie, ora dal sapore balcanico, ora dai toni orientaleggianti, ora ricalcando antichi tempi di valzer, i testi acutissimi e graffianti.
Dal corpus delle sue oltre 500 canzoni Eugenio Finardi e Filippo Del Corno hanno scelto una decina di titoli fortemente rappresentativi della tensione etica, spirituale, politica e dell’ironia corrosiva che anima il lavoro di Vysotsky.
Le canzoni, già tradotte in italiano da Sergio Secondiano Sacchi, sono state orchestrate per l’ensemble strumentale Sentieri selvaggi dallo stesso Del Corno, in una versione che mette in luce l’altissima qualità poetica e musicale dei versi di Vysotsky e permette il pieno dispiegamento della straordinaria potenza interpretativa di Eugenio Finardi.
Sorpendendo prima di tutto i musicisti stessi, IL CANTANTE AL MICROFONO entra nella classifica FIMI-Nielsen, trainato dal sorprendente successo mediatico del brano GINNASTICA nel quale Eugenio mostra inedite doti mimiche!
Forse ispirato dalla poliedrica figura di Vysotsky, Finardi debutta nel Febbraio 2008 al Teatro FILODRAMMATICI di Milano con il suo primo lavoro di prosa, "S(U)ONO": un testo con cui Eugenio Finardi si confronta, per la prima volta, con la prospettiva teatrale.
Con questa performance Finardi vuole andare oltre l’ambito, per lui abituale, del Concerto con Parole per arrivare anche a momenti di pura teatralità.
Il tutto per sviluppare concetti e raccontare storie (solo marginalmente autobiografiche) attraverso Musica, Teatro, Immagini, Gesti.
Teatro come ambito in cui sviluppare i complessi temi dell’identità, della trascendenza, della ribellione, senza però mai dimenticare momenti di ilarità e riflessione autoironica.
“Non tutti sanno che,” dice Finardi “prima di firmare il mio primo contratto discografico con Battisti, studiavo Teatro all’università di TUFTS a Boston (la mia prova d’esame fu L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA di Pirandello), spero che mi sia utile…”
Dopo il successo delle prime 11 repliche a Milano, S(U)ONO verrà proposto in tournée da Ottobre 2009.
Il CD IL CANTANTE AL MICROFONO vince la TARGA TENCO 2008 come miglior interpretazione.




VINCE LA TARGE TENCO NEL 2008 CON L'ALBUM "CANTANTE AL MICROFONO - Eugenio Finardi interpreta Vladimir Vysotzky" ( con Sentieri Selvaggi & Carlo Boccadoro)

EUGENIO FINARDI VINCE il PREMIO LUNEZIA ANTOLOGIA 2010











D I S C O G R A F I A :

1975 - Non gettate alcun oggetto dai finestrini (Cramps, CRSLP 5151)
1976 - Sugo (Cramps, CRSLP 5152)
1977 - Diesel (Cramps, CRSLP 5153)
1978 - Blitz (Cramps, CRSLP 5205-154)
1979 - Roccando rollando (Cramps, CRSLP 5205-155)
1981 - Finardi
1982 - Secret Streets
1983 - Dal Blu (Fonit-Cetra)
1984 - Strade (Fonit-Cetra; dal vivo)
1985 - Colpi di fulmine (Fonit-Cetra)
1987 - Dolce Italia (Fonit-Cetra)
1989 - Il vento di Elora (Fonit-Cetra)
1990 - La forza dell'amore (Fonit-Cetra; raccolta brani riletti e 2 inediti)
1991 - Millennio (Fonit-Cetra)
1993 - Acustica (Fonit-Cetra)
1996 - Occhi
1998 - Accadueo (ripubblicato nel 1999 con 1 bonus track)
1998 - Extraterrestre e altri successi
2001 - La forza dell'amore 2
2002 - Cinquantanni
2003 - Il silenzio e lo spirito
2005 - Anima blues
2007 - Un uomo
2008 - Il cantante al microfono (Velut Luna)
2008 - Suono (Ermitage)



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Primo Dvd per Eugenio Finardi dal titolo Suono.
Il lavoro è stato registrato al Teatro dei Filodrammatici di Milano lo scorso febbraio.

Suono consiste in una raccolta di brani interpretati dal cantautore, uno spettacolo in cui l'artista racconta attraverso monologhi e canzoni oltre trent'anni di carriera, il tutto messo in scena sotto la direzione del regista Paolo Giorgio.

Per il progetto Suono Eugenio Finardi si è avvalso della collaborazione di musicisti di altissimo livello come il chitarrista Max Carletti, Federico Ariano alla batteria, Paolo Gambino al pianoforte e Stefano Profeta al contrabbasso.

Il cofanetto, al suo interno, conterrà anche un Cd con i brani dal vivo e un booklet con il testo recitativo dello show. Tra i brani: Le ragazze di Osaka, Laura degli specchi, Favola e Musica ribelle.

Da tempo la ricerca musicale e vocale di Finardi lo ha portato a esplorare quelle zone di confine dove l'interpretazione fonde i linguaggi della musica, dal Blues, con nel 2005 Anima in Blues, dove il cantautore conferma il suo distacco momentaneo dall'attività cantautoriale, al Fado, alla Classica Contemporanea, con l'album nel 2007 dal titolo Un Uomo ,che ripercorre i diversi momenti della carriera finardiana, arrivando adesso al 2008 con un magico lavoro d'amore chiamato Suono.

Fonte: Rockol

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Tricky
view post Posted on 18/7/2010, 12:56




Bhè non poteva mancare la scheda di Finardi. Mancanza gravissima.

Intanto che ci sono vi segnalo tutte le date del tour ESTIVO:

25 Luglio – Aulla (MS) – Partecipazione Premio Lunezia (con R. Di Lorenzo)
30 Luglio - Montesilvano (TE)
1 Agosto – Santo Stefano Belbo (CN) – Pavese Festival
2 Agosto - Isola del Gran Sasso (TE)
3 Agosto – Cassino (FR)
13 Agosto – Bonito (AV)
16 Agosto – Vatolla di Perdifumo (SA)
17 Agosto – Pescocostanzo (AQ)
18 Agosto – Gressoney (AO)
19 Agosto – Scillato (PA)
20 Agosto – Arenzano (GE) - Notte delle Chitarre
21 Agosto – Laigueglia (SV)
22 Agosto – Arzana (OG)
28 Agosto – Castell’Umberto (ME)
3 Settembre –Iseo (BS) – Franciacorta acoustic festival
5 Settembre – Giulianova (TE)
11 Settembre - Monti (OT)
18 Settembre – Cossoine (SS)
19 Settembre – Villa Erba, Cernobbio (CO) – MOA Music On Air
 
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frAgileNota
view post Posted on 18/7/2010, 14:04




a COMO a settembre NON CI CREDO .............. IMPERDIBILE nella mia città....
 
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Tricky
view post Posted on 19/7/2010, 16:39




Ma è solo una partecipazione...non un vero e proprio concerto. Ti attacco la news:

MOA - Music on Air - Villa Erba - Cernobbio (CO) - 19 Settembre

GIORGIO GABER TRA TEATRO E CANZONE

Incontro a cura della Fondazione Giorgio Gaber.

Condotto da Massimo Bernardini, con la partecipazione di Paolo Dal Bon (Presidente Fondazione Giorgio Gaber), Eugenio Finardi, Enzo Iacchetti, Roberta Di Lorenzo e Barbara Minghetti (Direttore Artistico Teatro Sociale As.li.co di Como) l’incontro avvicina ed incoraggia i giovani a confrontarsi con l'opera e il percorso musicale dell’artista.

Credo canterà qualche pezzo.
 
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*_Laura_*
view post Posted on 20/7/2010, 15:19




Ooooh, io amo molto Finardi!
E' strano perchè la sua musica "la sento".... E mi succede con pochi.
Le sue canzoni mi piacciono tutte, ma se dovessi scegliere ne citerei tre: "La canzone dell'acqua", "Scimmia" ed "Extraterrestre".

 
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marco.p3
view post Posted on 14/6/2012, 20:42




Eugenio Finardi - Passerà (Radio Date: 15-06-2012)

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EUGENIO FINARDI Esce nelle radio e su iTunes PASSERA’ Nuovo singolo e nuovo video
Dopo “E tu lo chiami Dio” presentata sul palco dell’Ariston a febbraio e in contemporanea con il Nuovo Umanesimo Tour che lo sta portando in giro per la penisola, esce in questi giorni in tutte le radio il secondo singolo di Eugenio Finardi, “Passerà”, uno dei cinque inediti contenuti nel triplo cd “Sessanta” (EFsounds per Edel Italia su etichetta Cramps).
Eugenio Finardi racconta così la nascita del brano, caratterizzato da un sound allegro e molto estivo il cui testo è scritto a quattro mani con Zibba, promettente cantautore ligure.
“L'estate scorsa mi hanno regalato un ukulele tenore e appena l'ho preso in mano mi è venuta questa canzoncina: ‘…e la notte passerà…’, una melodia contagiosa che ha coinvolto tutti coloro che l'hanno sentita ed in particolare uno straordinario musicista come Carlo Boccadoro che vi ha suonato di tutto, dallo xilofono alla batteria giocattolo”.
Insieme a Finardi, voce e ukulele, suonano nel brano anche la grancassa di Claudio Arfinengo, il banjo di Giovanni Maggiore, il basso tuba di Fabio Codarri, il mandolino di Claudio Rossi, e la fisarmonica di Guido Baldoni, il pianoforte di Paolo Gambino e il basso di Marco Lamagna.
"…E con la banda in centro faremo un carnevale
Miliardi di colori e suoni, e niente che non vale."

Fonte: EarOne
 
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5 replies since 18/7/2010, 11:26   1081 views
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