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frAgileNota
view post Posted on 18/7/2010, 11:43




Yo Yo Mundi

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> formazione:

Paolo Enrico Archetti Maestri chitarre elettriche e acustiche, voce solista

Andrea Cavalieri basso elettrico e acustico, contrabbasso, voce

Eugenio Merico batteria

Fabio Martino fisarmonica, tastiere, programmazioni

Fabrizio Barale chitarre elettriche e acustiche, percussioni



Gli YOYOMUNDI sono un grppo Folk Rock italiano, originario di Acqui Terme (AL), nato alla fine del 1988.
Nel loro percorso musicale hanno spaziato dal combat folk alla canzone d'autore e negli anni hanno allargato i loro orizzonti artistici a contaminazioni con altre arti quali il cinema, il teatro e la letteratura.

Nel 1994 viene pubblicato il loro primo album, La diserzione degli animali del circo, che vede la partecipazione di vari musicisti internazionali tra cui Brian Ritchie e Gordon Gano dei Violent Femmes, band americana di alternative rock.
Il secondo album, Bande rumorose, del 1995, è un live registrato in presa diretta durante la trasmissione televisiva Segnali di Fumo in onda su Videomusic, con la collaborazione di diversi ospiti, esponenti della scena musicale alternativa italiana tra cui Marlene Kuntz, Ginevra Di Marco e Giorgio Canali.
Entrambi questi primi due lavori furono prodotti dal Consorzio Produttori Indipendenti, etichetta fondata da Gianni Maroccolo e Massimo Zamboni, allora componenti dei CSI.
Sempre nel 1995 va segnalata la partecipazione degli Yo Yo Mundi alla compilation Materiale resistente con la canzone I banditi della Acqui, brano da cui nascerà uno spettacolo teatrale intitolato Il Bandito della Acqui: memorie di un soldato dimenticato. Da qui in poi il tema della Resistenza italiana sarà uno dei più importanti della loro produzione.
Nel 1996 pubblicano Percorsi di musica sghemba, con la produzione artistica di Giorgio Canali e anche in questo caso con collaborazioni internazionali tra cui va ricordata quella di Trey Gunn, già stickista nei King Crimson e di Guy Kyser dei Thin White Rope. È un album con atmosfere diverse da quelle degli esordi ma molto apprezzato dalla critica, tanto che gli Yo Yo Mundi vincono il premio Max Generation come miglior gruppo italiano dell'anno, assegnato dal Gruppo Giornalisti Musicali.

Nel 1999 dopo tre anni di attesa dall'ultimo lavoro esce L'impazienza impreziosito ancora una volta dalla presenza di artisiti di rilievo come Ivano Fossati che per loro scrive un brano Il Sud e il Nord. La collaborazione con il cantautore genovese non si ferma qui, tanto che gli Yo Yo Mundi suonano nel suo album La disciplina della Terra del 2000.
Ma è nel 2001 che il gruppo piemontese dà alla luce quello che può essere considerato il loro biglietto da visita: Sciopero. È un progetto molto particolare, il loro primo lavoro di contaminazione tra le arti: è un estratto della sonorizzazione del film Sciopero! di Sergej Ejzenštejn (maestro storico del cinema sovietico) che gli Yo Yo Mundi hanno realizzato per il Festival Internazionale di Cinema Muto tenutosi a Roma nel 1994.
Pur essendo un album quasi interamente strumentale ottiene un grande successo di pubblico e di critica tanto che ancora oggi questo spettacolo di sonorizzazione viene portato in scena, anche all’estero. È soprattutto nel Regno Unito che Sciopero ottiene grandi riconoscimenti: qui nel febbraio 2006 gli Yo Yo Mundi tengono un lungo tour che toccherà anche il Barbican Arts Centre di Londra, il più grande centro culturale d'Europa.
Dopo l’intenso lavoro di Sciopero, nel 2002 pubblicano un nuovo album di canzoni Alla bellezza dei margini. Il cd è il primo lavoro per l’etichetta discografica Mescal.
La conferma degli Yo Yo Mundi come valenti musicisti nell’ambito della canzone d’autore avviene con la loro partecipazione nel 2003 all’album di Giorgio Gaber Io non mi sento italiano.

In questi ultimi anni gli Yo Yo Mundi approfondiscono quello che avevano iniziato con la sonorizzazione di Sciopero!: contaminare la musica con altre epressioni artistiche quali la letteratura e il teatro.
Alla fine del 2003 pubblicano Musiche per una Favola, un cd con 11 brani inediti ispirato ed allegato al libro illustrato Storia del Bacicalupo Innamorato di Marco Castelnuovo, realizzato con la cooperativa sociale Impressioni Grafiche e i ragazzi dell’Istituto d’Arte di Acqui Terme.
Nel 2004 è la volta dell'album 54: la musica degli Yo Yo Mundi si intreccia con il romanzo 54 del collettivo Wu Ming. Partecipano con le loro voci gli attori Marco Baliani, Giuseppe Cederna, Fabrizio Pagella e Francesco Di Bella, cantante dei 24 Grana. L'album, registrato in presa diretta, diventa sia uno spettacolo di lettura scenica che una riduzione teatrale intitolata 54. Anno Incredibile.
Sempre nel 2004 esce il miniCD La Casa del Freddo, con 3 brani inediti (su 5), anche in questo caso allegato al romanzo di Sandro Ballestrazzi.
Il 15 gennaio 2005 a Casale Monferrato gli Yo Yo Mundi tengono un concerto-evento in occasione del sessantesimo anniversario della Liberazione. È uno spettacolo intitolato La Banda Tom e altre Storie Partigiane, dedicato alla banda partigiana trucidata dai nazi-fascisti il 15 gennaio del 1945, da cui nascono prima un miniCD omonimo, poi un album dal vivo e un dvd intitolati Resistenza con le immagini della serata e le testimonianze di partigiani raccolte dal regista del documentario Matteo Bellizzi.

Nel 2005 gli Yo Yo Mundi con Yo Yo Mundi alla Guerra di Troia ritentano l'avventura della sonorizzazione di un film: questa volta l'oggetto della loro attenzione è La caduta di Troia di Giovanni Pastrone, uno dei film pionieri della storia del cinema muto. Nasce così un nuovo spettacolo di lettura scenica a due voci (gli attori Franco Branciaroli e Federica Castellini), prodotto dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e dal Festival di Critica Cinematografica di Alessandria.

Nel 2006 esce L'ultimo testimone è un miniCD con 5 brani tratti da Resistenza rielaborati anche questa volta con l'aiuto di ospiti esterni (il brano che da il nome al cd è remixato dagli Eiffel 65).
Il 12 dicembre 2008 dopo sei anni dall'ultimo disco esce l'album di brani inediti Album rosso, tra gli ospiti Steve Wickham (dei Waterboys), Paolo Bonfanti, Alessio Lega, Patrizia Laquidara.


Album:
1994 - La diserzione degli animali del circo
1996 - Percorsi di musica sghemba
1999 - L'impazienza
2001 - Sciopero
2002 - Alla bellezza dei margini
2004 - 54
2008 - Album Rosso
Live:
1995 - Bande rumorose
2005 - Resistenza






PREMIO LUNEZIA LIVE 2010 – Sezione Premi Storici - agli YO YO MUNDI - per la qualità Musical-Letteraria del tour "Canzoni d'amore, di lotta e di speranza"
 
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frAgileNota
view post Posted on 17/3/2011, 21:52




Il singolo Rabdomantiko anticipa l'uscita del nuovo album Munfrâ prevista per il 29 marzo 2011.
Da venerdì 18 è possibile ascoltare in anteprima il brano “Rabdomantiko” sul sito del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua (www.acquabenecomune.org).

Collegata a questo ascolto c'è la possibilità - aperta a tutti - di realizzare un proprio video per la canzone degli Yo Yo dedicata alla tematica dell’acqua bene comune (modalità di partecipazione e notizie al link: www.yoyomundi.it/rabdomantiko).

Questa canzone è tratta dal nuovo disco "Munfrâ" (Felmay/Egea), in uscita il prossimo 29 marzo.

In occasione del loro decimo album ufficiale, gli Yo Yo Mundi si regalano un viaggio di esplorazione tra le terre di Monferrato.

Si tratta di un disco di musica “popolare” sospesa tra la musica “selvatica” della band acquese (definizione coniata per loro da Paolo Conte), il canto in dialetto (ma le lingue utilizzate spaziano dall’italiano all’arabo) e un ventaglio di piccoli racconti scovati tra gli accadimenti della storia.

Nell’album 39 straordinari ospiti, ne segnaliamo – per ora! - solo alcuni: Hevia, Eugenio Finardi, Steve Wickham, Banda Osiris, Sergio Berardo (Lou Dalfin), Nabil Salameh (Radiodervish), Mario Arcari, Vincenzo Zitello, Betti Zambruno, Fabio Rinaudo (Birkin Tree), Claudio Fossati, Franco Minelli (Orchestra Bailam).

Da sottolineare la straordinaria prefazione di Paolo Conte, eccone un brevissimo stralcio: «Sto ascoltando dal mio Monferrato […] questo magnifico disco degli Yo Yo Mundi dedicato a queste terre (loro e mie)».

“Munfrâ” è un album dove alla canzone d'autore e al folk si fondono i suoni del mondo e le atmosfere ritrovate del “tempo del sogno”, il primo passo per una nuova dimensione tanto inedita, quanto affascinate in linea con il processo di evoluzione artistica che caratterizza da sempre la band di Acqui Terme.




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1 replies since 18/7/2010, 11:41   107 views
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