PIERO PELU'

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mr.joker
view post Posted on 25/1/2008, 18:12




Piero Pelù ha iniziato a lavorare sul suo prossimo album, la cui pubblicazione è prevista per aprile 2008. Per creare un rapporto sempre più diretto con il suo pubblico, il rocker fiorentino apre le porte del suo studio su internet. Attraverso una finestra sulle pagine personali in myspace, Pelù metterà a disposizione dei fan riprese esclusive "backstage" della registrazione del nuovo cd.
Il collegamento è www.myspace.com/officialpieropelu

maNu
 
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Lord-Of-The-Oceans
view post Posted on 18/4/2008, 13:56




(ANSA) - ROMA, 17 APR - Piero Pelu' parla di 'Fenomeni',il suo nuovo album, in uscita domani, il quinto della carriera solista dell'ex front man dei Litfiba.Il cd spazia dal trio chitarra-basso-batteria come formula ideale per cantare in modo libero, alla vittoria del Partito delle liberta', passando per le difficolta' del mestiere di padre. Ieri ne ha fatto ascoltare gran parte dei brani in un concerto che Radiouno trasmettera' il 2/5.'Un album essenziale dal punto di vista degli arrangiamenti', dice Pelu'.
 
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theslayer83
view post Posted on 18/4/2008, 14:04




Come voce dei Litfiba era grandioso...la sua carriera solista ha sempre lasciato a desiderare..è un peccato perchè è davvero molto bravo...aspettiamo di sentire questo nuovo album.
 
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massimux
view post Posted on 18/4/2008, 14:20




ciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaao veronaaaa IO TI AMOOOOOOOOOOOOOO ghgh
 
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mr.joker
view post Posted on 18/4/2008, 14:29




CITAZIONE (theslayer83 @ 18/4/2008, 15:04)
Come voce dei Litfiba era grandioso...la sua carriera solista ha sempre lasciato a desiderare..è un peccato perchè è davvero molto bravo...aspettiamo di sentire questo nuovo album.

quoto..e questo singolo di lancio nn invoglia a scoprirlo più di tanto..

maNu
 
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zon@ venerdi
view post Posted on 14/8/2008, 08:19




«QUANDO IO E JOHN LENNON...»

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L’ex cantante dei Litfiba a ruota libera:«Un giorno mi buttai sul pubblico e mi ruppi due costole. In quel giorno morì l ’ex Beatles »

C'erano una volta i Litfiba, un agguerrito gruppo rock il cui cantante era Piero Pelù. Come spesso accade, i cinque ragazzi scoprirono di non andare più d’accordo e ognuno prese la sua strada. Piero si mise in proprio, voleva fare il solista ma, già al primo disco, era l’ultimo anno del secolo scorso, si trovò a far parte di un improbabile trio formato con Jovanotti e Ligabue. Incisero con scopi benefici una canzone contro la guerra, Il mio nome è Mai Più, che ancora oggi è, con oltre 500 mila copie, il singolo più venduto nella storia dei compact disc.

Strana la vita, Piero, hai debuttato da solista cantando con due big...
«Ecco perché nel mio nuovo album ho voluto riproporre quel pezzo in chiave più rock e cantandolo da solo. Del resto, quell’incontro è rimasto utopia, perché le guerre non finiscono mai».

Fiorentino doc, nato il 10 febbraio 1962, Pelù si è trasferito da poco dalla campagna toscana al centro di Firenze.

«È un quartiere particolare, esco e conosco tutti, saluti e ti rispondono con cordialità: lì ho ritrovato il piacere di non essere sempre un nomade, com’è nella mia natura di giramondo». Il nuovo album di Pelù si intitola Fenomeni ed è il colorito racconto di un viaggio dentro sé stesso, con la risoluta intenzione di raccontare quel che pensa della comunicazione, dell’incomunicabilità, dell’attualità che viviamo tutti.

Ironia, molta curiosità, il lusso di dire quel che pensa: sono tutte travi portanti dell’album, di cui Piero ha girato il video Tutti fenomeni come se riprendesse una giuria che deve scegliere nuovi personaggi per la televisione per trasformarli, appunto, in "fenomeni".

Fenomeni come i tronisti, le paperelle, le letterine, le veline, gli amici, tutti quei personaggi a caccia di un momento di gloria sperando che, magari, "uno su mille ce la fa"?
«Anche, ma la vita di oggi è una lotta spietata per diventare "fenomeni". Così, lentamente, il genere umano è passato piano piano dalla lotta alla lotteria e vive di favole e di parabole...».

Il secondo video promozionale Piero è andato a girarlo in Camargue, nel Midì francese, dove, ogni anno, il 24 maggio, si riuniscono, a Saintes Marie De La Mere, i nomadi che arrivano da tutta Europa.

«Io sono amico dei nomadi e spesso, quando mi trovo in una città qualunque, so trovare un campo dove non accade mai nulla di male.

In Camargue c’è un incontro che ti fa capire tante cose. Prima di giudicare bisogna conoscere in profondità chi magari ti sembra diverso...».

Duro nel raccontare il mondo in cui viviamo, per totale contrasto, si trasforma in un padre affettuoso e attento.

«Vivo tra le mie donne, la mia compagna, le mie tre figlie Greta che ha quasi diciotto anni, Linda che ne ha tredici e Zoe che ne ha quasi quattro. Greta attraversa il periodo in cui il proprio padre va sempre contestato, così le ho dedicato Ti troverai, che è una specie di confronto generazionale e che, forse per la prima volta nella mia vita, mi mette nell’insolita veste di chi deve interpretare le ribellioni degli altri. Io e lei, come dicono a Firenze, siamo entrati "nel cespuglio dei cazzotti". Il confronto è duro, la comunicazione difficile».

La figura della donna balza in primo piano in Mamma madonna, in cui racconti la donna sposa, santa e manager e ammetti che il confronto con l’altro sesso non finisce in pareggio...
«Soprattutto paragono la figura della Madre di Cristo, la madre coraggio che scende dal Golgotha, alle meravigliose madri argentine che, a volto scoperto, con la foto dei loro figli desaparecidos hanno manifestato contro l’infame dittatura in Plaza De Mayo».

Impegnativo nei testi, ma addolcito dalla musica, con Nato qui l’album affronta anche il tema di chi, camorrista, si agghinda come per un defilè, e invece va a uccidere su commissione. Non risparmia il mondo dell’informazione in Verità, dove ogni colore ha un’opinione e ogni opinione conta più della realtà.

Con Zombies racconta la storia del secolo scorso, vissuto tra le guerre dalla sua famiglia, dal nonno Mario, che nel 1918 partì con i ragazzi del ’99, di Giovanni, suo padre, che era balilla e nel 1944 scappò con la famiglia dalle bombe degli Alleati. Ma uno dei momenti più curiosi dell’intero album è la canzone Ufo su Firenze.

Piero, è tutto vero?
«Certo, accadde nel 1958, quando sullo stadio gremito – si giocava il derby Fiorentina-Pistoiese – apparvero nel cielo strani oggetti volanti. La gente si spaventò, anche perché da lassù pioveva una lanugine grigia. La partita fu sospesa, la lanugine raccolta per essere esaminata, ma nessuno seppe mai cos’era e non se ne parlò più. È cronaca, ma ho cercato di trasformarla in una metafora, come quella proposta da Flaiano in Un marziano a Roma che raccontava, appunto, di un marziano che arrivava nella capitale e tutti, nobili, politici e industriali, lo invitavano a stare con loro: poi, cessata la curiosità, il marziano divenne un ingombrante nessuno».

Ti ricordi il giorno del tuo esordio?
«Fu indimenticabile, era l’8 dicembre 1980 e i Litfiba tenevano il loro primo concerto: mi sembrava un sogno e così, preso dall’entusiasmo, mi gettai a corpo morto sulla gente che mi afferrò impedendomi di cadere. Un delirio. Optai per un bis e di nuovo mi accolsero tra le loro braccia. La terza volta mi gettai sicuro, ma il pubblico si scostò e finii per terra, con due costole rotte. Morale: capii allora che il mondo del rock era meravigliosamente inaffidabile. Più tardi, a concerto concluso, arrivò la notizia che a New York un mitomane aveva ucciso John Lennon».

Nella foto grande e in quella qui sotto:due immagini recenti di Piero Pelù;l ’ex voce solista dei Litfiba è nato a Firenze il 10 febbraio 1962 e ha tre figlie di 18, 13 e quattro anni.A sinistra:Pelù ai tempi dei Litfiba.
 
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zon@ venerdi
view post Posted on 20/8/2008, 12:21




Un album nuovo di zecca, un tour estivo per i palchi di tutta Italia e la grinta rock di sempre.
Piero Pelù torna a Sesto d'Estate per il Concerto per la Liberazione, lunedì primo settembre in piazza Vittorio Veneto: un appuntamento rigorosamente ad ingresso gratuito, organizzato nell'ambito delle celebrazioni per la Liberazione di Sesto Fiorentino dalle truppe occupanti nazi-fasciste, avvenuta il primo settembre del 1944.
Presenza non casuale, quella del rocker fiorentino, sempre pronto, con la sua musica, a dare voce agli oppressi e a chi lotta per la libertà.
Dopo l'uscita del suo quinto album da solista "Fenomeni", Piero Pelù scende on the road per presentare il suo rock più rock, più vicino al passato, più metropolitano.
Fenomeni è nato in un tempo insolitamente rapido: "Non mi era mai capitato di impiegare così poco a realizzare un disco: 4 mesi per scrivere le canzoni, 8 settimane per produrlo in studio. Ho scoperto l'urgenza di comunicare, la bellezza di arrivare presto alla fine del percorso". Fedeli compagni di viaggio, "Paul" Baglioni alla batteria, Daniele "Tom tom" Barni al basso e il nuovo chitarrista Cosimo "Zanna" Zannelli.
 
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6 replies since 25/1/2008, 18:12   4017 views
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