Forse bastavano le chitarre distorte, una voce profonda, delle urla, forse bastavano i testi crudi e un nome importante come quello di Giorgio Canali, forse tutto ciò poteva bastare per far uscire del nulla un ragazzo di talento, ma evidentemente il suo talento va ben oltre, e così un semplice ragazzotto, dal nome forse un po' scomodo (Vasco) arriva a confezionarci un autentico capolavoro, capace di rivoltarti a terra ma allo stesso tempo di disintossicarti parlando semplicemente di ciò che ci circonda in modo così tremendamente reale da farti dire: che schifo!
e intanto la tua mente vola, aiutato dalle sue citazioni, e arriva a quelli che un tempo furono i CCCP e al grande Rino Gaetano.
"...Aprendo la finestra sopra netturbini, sopra nottambuli svetta la gigantesca scritta coop...E hanno i fanali accesi per evitarci e non ho paura sai degli ecomostri, dei parchimetri, dei centri commerciali, dei benzinai. E tu avevi i vestiti adatti per le tue guerre stellari..."
"...Vieni con me a correre sulla circonvallazione, che ho voglia di stordirmi un po' coi fumi dello smog ... Accompagnami a correre sulla circonvallazione ... A sentire sparare dai poligoni
A sentire sparare a due passi dai cimiteri monumentali dai funerali di Berlinguer
A vederti sparire a Firenze, partire col camion che raccoglie la spazzatura alle sei di mattina
Mentre parecchi facevano l'università
E alcuni si impiccavano in garage
Lasciando come ultime volontà le poesie di Vian..."
"...e non capisci gli incubi dei pesci rossi...e ci piscino pure addoso gli angeli
e i conoscenti morti negli incidenti ..."
"...Per stendere le nostre magliette sbiadite, sui cavi della luce, sulle linee periferiche dei tuoi tram troppo mattinieri e sulle loro vene che si vedono bene. E ridere a dirotto, distributori di sigarette fosforescenti, sulle sedie elettriche le lacrime per inquinare, le piccole e medie imprese appalti e subappalti, sulle tue lune storte i cadaveri degli astronauti e i cani avvelenati produzioni seriali di celi stellati..."
"...E andiamo a vedere le luci
della centrale della centrale elettrica!
Andiamo a vedere i colori delle ciminiere
dall'alto dei nostri elicotteri immaginari,
andiamo a dare fuoco ai tramonti
e alle macchine parcheggiate male,
ad assaltare ancora i cieli
e farci sconfiggere e a finire suoi telegiornali,
foto in bianco e nero delle nostre facce stravolte sui quotidiani locali
andiamo a vedere i canteri delle case popolari dai finestrini dei treni ad alta velocità
trasformiamo questa città in un'altra cazzo di città!!! ..."